LOFFICINA

analisi e denucia degli stereotipi di genere nella comunicazione

1 thoughts on “Partecipa

  1. Sto partecipando al mailbombing contro il caffè del progresso. Mi hanno risposto: “Oltre 40 anni fa, alcuni/e coraggiosi/e figli/e del nostro “belpaese”, conducevano tra le più importanti battaglie dei nostri tempi, in nome della Libertà individuale e della parità tra i sessi, della difesa dei diritti delle donne e dell’emancipazione.

    La loro ineguagliabile tenacia, lustrata da una Volontà di Libertà e da un senso di Giustizia ispirati ai più nobili valori contemporanei, ha permesso di erodere l’ossidata mannaia della Repressione e dell’Ingiustizia che dominava le teste dei “benpensanti” delle generazioni precedenti.

    Quei figli hanno vinto la loro battaglia, poco a poco, consentendo di allineare meglio i piatti della Bilancia della Giustizia e “limando” le abominevoli differenze tra maschio e femmina, avvicinando un concetto – ancora precario, certamente – di Uguaglianza.

    Sono stati incarcerati e manganellati, hanno subito l’onta del fango e l’odio dei frustrati, ma non hanno abbassato la testa.

    Il loro “sacrificio” ha reso possibile la fine del “delitto d’onore”, il divorzio, la parità dei diritti tra i sessi, e altre fondamentali conquiste.

    I pochi passi compiuti fino ad ora in direzione della Libertà li dobbiamo alle loro battaglie.

    Voi portate le lancette del tempo indietro di almeno 40 anni.

    Se c’è ancora qualcuno convinto che esistano cose adatte o non adatte al “maschio” o alla “femmina”, cose “giuste” o “sbagliate” nei confronti del valore del corpo, il vero sessista (in un certo senso, razzista) è proprio lui.

    La Libertà individuale è il frutto più dolce e maturo offerto da quelle lunghe battaglie, il libero Arbitrio e la libera Volontà dell’Individuo (maschio o femmina) sono le armi con cui combattere le nuove battaglie.

    Il tenore dei vostri discorsi, lo scandalo o la tristezza suscitate in voi dalle libere scelte di altri individui, rendono chiara ed evidente qual è la nuova forma dei carcerieri che i figli del nostro tempo dovranno combattere.

    Siete forse i detentori di un’etica e di un’ortodossia assoluta che pretende di conoscere il Bene ed il Male rispetto alle libere scelte di altrui individui?

    E’ la supponenza di chi crede di poter ragionare in termini universali a rendere immorali e deprimenti le vostre parole.

    Credere che ci siano attività di mercificazione del corpo altrui e sfruttamento dei bassi istinti della gente dietro le arbitrarie, volute, compiaciute e libere decisioni di liberi soggetti, è una mancanza di rispetto imperdonabile, oltre che una visione miope.

    Come se chi decide di prendere parte a qualunque iniziativa, solo perché non in linea con il vostro “sentire”, fosse una marionetta senza cervello manipolata da chissà quali oscuri manovratori.

    Proprio un bell’esempio di rispetto! Credete di poter giudicare ideatori, modelle/i e clienti di una serata solo perché la vostra “pruderie” si indigna per la “scandalosa” tematica? Decidete voi qual è la definizione di “Cultura”?

    Siete semplicemente intolleranti. Eppure siete liberi di non venire, come siete liberi di criticare, liberi di scandalizzarvi, liberi di fare pessima pubblicità…

    E se siete liberi di farlo è sempre grazie a quelli/e che 40 e più anni fa, si sono sacrificati (anche) per voi.

    Complimenti, siete riusciti ad incarnare esattamente il ruolo di coloro contro cui essi hanno lottato!

    Dimostrate di dipendere ed essere schiavi delle idee da cui avremmo dovuto liberarci da un pezzo, di non essere usciti dalla logica “universalizzante” sul Bene e sul Male, e ragionate per “assoluti”, sputando sulla Libertà che tutti abbiamo ereditato.

    Un cordiale saluto, con l’augurio di poter affinare il vostro concetto di Tolleranza e Libertà.

    Associazione Culturale Bianconiglio”
    Ed io naturalmente ho controrisposto “Pruderie?
    Fate queste vostre “performances” in nome della parità dei sessi, tolleranza, uguaglianza, libertà, ecc ecc? Mammamia, il concetto della libertà come voi la intendete quella sì che ci porta indietro negli anni, e ricoprire il tutto con la parola cultura non vi serve a rendere nobile ciò che state facendo. Anzi, il vostro concetto di libertà assomiglia a quello che che da diversi anni impera in Italia, cioè la libertà “di fare un po’ quello che ci pare”. Rimanete volgari. Vi invito a riflettere.
    silvana”

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