LOFFICINA

analisi e denucia degli stereotipi di genere nella comunicazione


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Fiat ritiri lo spot svilente

11 novembre 2013 di  4 commenti

Un uomo giacca e cravatta, un uomo in carriera e un po’ tontarello si ferma davanti ad una Fiat 500S e ne rimane affascinato. Ad un certo punto una giovane donna prende il posto dell’auto. Aggredisce il ragazzo e poi diventa docile e ammaestrabile, seducendolo. Rieccoci al binomio donne e motori. Da parecchi anni le donne vengono accostate alle automobili evocando l’immaginario maschile. Agli uomini servono poche cose per essere felici: una bella auto e una bella donna. Da sempre la donna viene paragonata ad un oggetto: come un’auto va usata. Se è nuova è perfetta, se è “di seconda mano”, dunque se ha avuto un altro compagno/padrone, ha meno valore (come ne parlai in un post). Donne e motori sono gioie e dolori per gli uomini evocando una serie di stereotipi come quello della donna che va conquistata con una bella auto e un bel portafoglio.

500s

Alle fiere automobilistiche ogni anno è sempre la solita minestra. Auto affiancate da belle donne, perchè le donne si accostano alle auto ma non devono guidare perché se no fanno danni, come vuole lo stereotipo “donna al volante, pericolo costante”. Ecco che l’automobile diventa un prodotto maschile per eccellenza rafforzando così questi vecchi stereotipi. Sergio Marchionne, dirigente del gruppo Fiat,  aveva già dato prove esplicite di misoginia: “L’ultima volta che le ho viste erano completamente vestite. Tu devi abitare da qualche parte dove le donne portano pantaloni lunghi e non hanno tacchi alti. Mi dispiace per te”, si rivolse ad un giornalista svedese, facendo pure una figuraccia perché la Svezia è il paese dove le donne stanno meglio e non è governata dalla shar’ia.

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Pubblicità

Ragazze in doccia per pubblicizzare sanitari, su youtube scoppia la rivolta: campagna sessista.

Di Viviana Pizzi

Questa volta è accaduto a Palermo in via Sciuti. La società ”Innova House Refresh” ha escogitato una nuova trovata. Si tratta di riproporre Amsterdam in Sicilia. Se nella capitale olandese però, le donne si trovano in vetrina  per esercitare il mestiere della prostituzione, nel capoluogo isolano invece non è altro che una pubblicità.
I giornali locali hanno accolto con simpatia l’iniziativa. Addirittura si parla di una campagna “originale” e di “fortunati” che possono usufruirne. Il video ora anche su youtube parla chiaro. Si tratta di ragazze rigorosamente in bikini esposte in vetrina e che si fanno vedere mentre si fanno una doccia.
L’obiettivo della campagna pubblicitaria è naturalmente quello di attirare gli sguardi “vogliosi” degli uomini. Che quasi inebetiti si fermano a guardare, fotografando e riprendendo con il cellulare quello che accade.
Sono due però le cose che non si vedono a occhio nudo. O meglio che la società patriarcale finge di non vedere. Le tre modelle in vetrina sono donne e vengono utilizzate con pezzi di carne da macelleria. Tre oggetti da spolpare con gli occhi e con l’immaginazione. Bene per il maschio che secondo i più “gode di quello spettacolo” non c’è nulla di male. La pubblicità poi, proprio perché scimmiotta le vetrine del Nord Europa, al contrario  di quanto affermano i quotidiani locali tutto è tranne che originale. E’ invece una imitazione anche malriuscita di ciò che avviene in Belgio e Olanda. Corpi oggettivizzati soltanto per vendere qualche pezzo di sanitario in più.
Poi si sottolinea che gli uomini sarebbero i “fortunati” nel godere dello spettacolo di tre ragazze in bikini mentre si fanno la doccia per finta. Ragazz* , non esiste alcuna fortuna. Per guardare basterebbe andare al mare nei mesi estivi. Non c’è niente di fortunato a trovarsi davanti all’oggettivazione del corpo femminile. E vedere come vengono sfruttate, solo per far guadagnare qualche spicciolo in più all’azienda che rappresentano.
E i consensi tanto sbandierati? Non  ci sono e basta guardare i commenti sotto al video youtube.
E’ l’utente Charliekillsthecity a criticarla più aspramente: “Che ideona! Anzi, ideonissima! Già, peccato l’abbia già fatto Niceta diversi anni fa esponendo corpi femminili in costume da bagno, peccato che a strumentalizzare il corpo femminile siano ormai quasi tutte le aziende. Idea mainstream e di pessimo gusto”.
E Media Socio Education rincara la dose: “Pazzesco compendio di sfruttamento pretestuoso del corpo per fini pubblicitari, senza contare le immagini tossiche e modelli sessisti che questo filmato diffonde… Il simbolo di un Paese in totale sfacelo culturale e civile”.
Come al solito gli unici a non rendersi conto del degrado della pubblicità sono gli organi di stampa locali. Sarà che il linguaggio della stampa sia legato a ritorni di tipo pubblicitario? Di certo sarà così. Perché altrimenti non si può negare che questa campagna è una delle più sessiste mai viste in circolazione.
Pubblicato da 07:44


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Presentazione “Drogate di bellezza” a Plaza del Sexo, 27 Giugno 2013, ore 20.00!

Plaza del sexo- Desiderio di rivoluzione
Festival di liberazione sessuale.

Dal 27 al 30 di giugno
presso il Cap10100, Corso Moncalieri 18 – Torino
COLLETTIVO ALTEREVA

Il tuo corpo è politica anche se tu non lo sai.
Il corpo è uno spazio culturale, oggetto e sede di dinamiche di potere. La sessualità è manifestazione primaria dell’identità e parte significativa della vita di ogni persona. Eppure non esiste, nel discorso pubblico, uno spazio di dibattito che proponga alternative alle forme standardizzate e discriminatorie che rimandano ai soliti stereotipi di genere. Per questo motivo desideriamo riscoprire la nostra corporeità criticamente, esercitandola come soggetti attivi. Per questo motivo vogliamo presentare la sessualità come parte integrante della vita di ogni persona.

La Plaza del Sexo è il luogo dove mettere in atto la liberazione sessuale in tutti i suoi aspetti, è uno spazio di incontro e di festa, è Desiderio di Rivoluzione!

PROIEZIONI, PERFORMANCES dal VIVO, DIBATTITI, DJ SET, APERITIVO…

Ospiti: Pina Caporaso, Rosario Gallardo, Badhole, Un altro genere di comunicazione, Queerlab, G&T, Eyes Wild Drag-GENEROTICA, Maurice, Tuba, Slavina, Rachele Borghi, Collettivo Benazir- Verona- Collettivo IdeaDestroyingMouros-Veneto/Friuli, Irene Dionisio, Iolanda La rosa, Elena Rosa,Self-Help -casa internazionale delle donne di Roma e altr*!

Dal 27 al 30 giugno

dalle 19.30 presso il Cap10100 in Corso Moncalieri 18 – Torino

Contatti:
altereva.torino@gmail.com
https://www.facebook.com/desideriodirivoluzione
http://altereva.org/?p=872
il video:

Programma Plaza del sexo– Festival di Liberazione sessuale

Giovedì 27  giugno

ore 16:00-19:00
ore 20:00-00:00

dalle ore 00:00

Estel Luz Acoustic Session, voce ESTEL LUZ, chitarra MASSIMO MINATO.         

Venerdì 28 giugno

ore 16:00-19:00

ore 19:00-20:00
  •  Elena Romanello :  Le supereroine e l’omosessualità nella cultura geek
ore 20:00-00:00
dalle ore 00:00
  • Dj set – Kermit & Sciso. I due giovani talenti della drum’n’bass torinese che infiammano le serate di The Dreamers
 Sabato 29 giugno
 
0re 17:30-19:00
  • Self help, Casa delle donne di Roma : mestruazioni e sessualità
  • Proiezione The moon inside you, Diana Fabianova, 2012
ore 19:00 – 20:00
0re 20:00-00:00
  • Maurice Torino presenta: A qualcuno piace queer! ,    Eyes wild drag  “Genderotica festival” Roma 2013– queer feminity ,   Queerlab “da Mieli a Queer Festival” Roma 2013
dalle ore 00:00
  • Rossella Charms dj & capt’n Sborrocko selecta – all night long session
Domenica 30 giugno
 
ore 10:00- 15:00
Inoltre una Mostra Fotografica con foto di Coquelicot, Marina Zaia e Martina Marongiu

Partecipa!


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Nuovoeutile – Dal blog di Annamaria Testa

Pubblicità sessista: diciamo basta, ma sul serio

La pubblicità sessista va combattuta: farlo è urgente e necessario. Per riuscirci in modo efficace dobbiamo agire tenendo presenti molti elementi diversi e le loro interrelazioni. Ecco perché questo è un post lungo. Per non sfidare troppo la vostra pazienza, mi sono sforzata di renderlo chiaro.

Firma la petizione

https://www.change.org/petitions/fermiamo-la-pubblicit%C3%A0-sessista#


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Donne e basta

Il blog DONNE E BASTA: http://donne-e-basta.blogspot.com è un capolavoro: deve farci riflettere. Sono brave, veloci, sintetiche, attive e fattive. In tempi brevissimi, un gruppo di donne è riuscito a trasformarsi in uno strumento efficace per dare voce a tutte le donne. Nulla di nuovo sotto il sole ,ma è il MODO in cui lo fanno che è nuovo e sorprendente.

Hanno capito e messo in atto, almeno tre regole fondamentali:

l’importanza della COMUNICAZIONE

la potenza dei NUOVI MEZZI DI COMUNICAZIONE (nello specifico l’uso del blog)

l’utilizzo di un LINGUAGGIO NUOVO, diretto, semplice ma efficace, rivolto e comprensibile anche dalle giovani.

Si propongono come “collettivo di associazioni” e hanno capito come farsi ascoltare. Noi ci teniamo in contatto. Vi invitiamo a visitare il loro blog.