LOFFICINA

analisi e denucia degli stereotipi di genere nella comunicazione


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Denuncia – Renault Twingo Miss Sixty “la competizione è femmina”

RENAULT TWINGO MISS SIXTY      MARZO 2011

twingo

Non bocciata!

http://www.youtube.com/watch?v=G9-n16CHxU4

“La competizione è femmina”

“L’uso del termine  femmina risulta degradante.

Inoltre,mentre in questa competizione la macchina si veste di un nuovo accattivante colore, la donna, per competere,deve incominciare a mostrare parti del proprio corpo ed assumere pose seduttive.”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

Messaggio discriminatorio  e degradante basato sugli stereotipi di genere

RISPOSTA DELLO IAP

….Facciamo seguito alla Sua segnalazione, per informarLa che, esaminato il messaggio in oggetto, il Comitato di Controllo non ha ravvisato elementi di contrasto con le norme del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e ha pertanto deliberato l’archiviazione del caso. In particolare, l’organo di controllo ha ritenuto che la rappresentazione offerta, e il segnalato binomio donne-motori non sia tale nel messaggio da favorire una decodifica lesiva della dignità della persona in quanto non si traduce in una equazione fra donna e macchina, ma in un gioco che verte sul claim “la competizione è femmina”.


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Denuncia – Pavesmac “così non lo avete mai visto”

PAVESMAC  SETTEMBRE 2010  

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bocciata

L’autobloccante bello esteticamente piu’ resistente e innovativo

Il seno di una donna in primo piano è rivestito di piastrelle.

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

Uso strumentale e degradante della donna rappresentata come puro.   Viola l’Articolo 10 ”in toto”, anche di più poichè istiga alla violenza di genere 

RISPOSTA DELLO I.A.P.

… il Comitato di Controllo è già intervenuto nei confronti del messaggio in questione con ingiunzione di desistenza per la violazione dell’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Potrà rinvenire il contenuto del provvedimento inibitorio nel nostro sito internet http://www.iap.it, nella sezione “Le decisioni del Giurì e del Comitato di Controllo”.


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Denuncia – Mondovicino “Una bella scoperta…”

CENTRO COMMERCIALE MONDOVICINO  MARZO 2009

mondovicino

bocciata

“Una bella scoperta. Per chi ama lo shopping.”

“ Scoprire 40 negozi per Mondovicino è come scoprire l’organo sessuale femminile: davvero una bella scoperta!

Se non bastasse, la fatina “scopre” il pube per indurre l’effettone’ da favola’.

La donna viene usata come mero oggetto sessuale, priva di volto, ma a chi interessa?”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

Viola l’articolo n. 10 in tutte le sue accezioni.

RISPOSTA DELLO I.A.P.

…desideriamo informarLa che il Comitato di Controllo, esaminato il messaggio pubblicitario segnalato, ha deliberato di emettere ingiunzione di desistenza per violazione degli artt. 1 – Lealtà della comunicazione commerciale – e 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della donna – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Il provvedimento ha acquistato efficacia di decisione e pertanto la pubblicità dichiarata non conforme al Codice non dovrà essere più diffusa. L’inserzionista ha peraltro comunicato la cessata diffusione del messaggio nonché l’impegno a tenere in considerazione le osservazioni svolte dal Comitato di Controllo nella predisposizione delle comunicazioni future.

 Potrà rinvenire il contenuto del provvedimento inibitorio (n. 150/2011/ING)  nel nostro sito internet http://www.iap.it, nella sezione “Le decisioni del Giurì e del Comitato di Controllo”.


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Denuncia – Golden Point ” una storia inizia…”

GOLDEN POINT   OTTOBRE 2010

“UNA STORIA INIZIA AD UN CERTO PUNTO”

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SPOT TELEVISIVO

http://www.youtube.com/watch?v=42qeYDiUmmg

Quello dove una graziosa signorina spia l’arrivo dell’uomo dei suoi sogni e per far iniziare la storia non trova niente di meglio da fare che seguirlo come una pazza psicopatica e, come una pazza psicopatica, andargli addosso con la macchina, sfasciare una bellissima auto d’epoca, il tutto per potersi sistemare in posa distesa, con le cosce di fuori e le calze ben in vista per attirare l’attenzione del bello di turno.

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE  

Una donna giovane, bella, ricca, per abbordare un uomo che bisogno ha di sembrare un’imbecille con minigonna e calze di pizzo? Lo spot rappresenta il peggiore degli stereotipi della seduzione al femminile.

Messaggio che incita alla violenza, oltre che alla demenza e discrimina le donne relegandole al ruolo di corpi senza cervello.

RISPOSTA DELLO I.A.P.

Segnalazione telecomunicato Golden Point

trasmesso sulle reti Mediaset nel mese di ottobre 2010

Desideriamo informarVi che il Comitato di Controllo, esaminato il messaggio in oggetto, non ha rilevato profili di contrasto con le norme del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. La rappresentazione dello spot è infatti chiaramente “spettacolare”, anche per l’utilizzo di auto d’epoca, non suscettibile di comportamenti emulativi e dichiaratamente ironica, come tale in grado di riscattare eventuali profili diseducativi.

 Il caso pertanto è stato archiviato.


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Denuncia – Francomina “…non sono una ragazza facile”

FRACOMINA – SETTEMBRE 2011

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francomina2 francomina3

bocciata parzialmente

Maddalena, Emma, Chiara, Maria, Monica e Eva. Le dichiarazioni spaziano da :

«mi piacciono le donne anche se non amo i motori»    

«Ho tre figli e al lavoro comando io»

«Lavoro in politica e non vado a letto con nessuno»

«Mi piacciono le mele e non cedo sempre alle tentazioni»

a «Non sono vergine ma ho una forte spiritualità»  

«Faccio la escort e non sono una ragazza facile»

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

Immagini che rappresentano e perpetuano stereotipi di genere

RISPOSTA DELLO I.A.P.

il Comitato di Controllo, in data 22/9/11, ha emesso nei confronti dei messaggi pubblicitari Fracomina “Sono Maddalena, faccio la escort e non sono una ragazza facile” e “Sono Maria, non sono vergine e ho una forte spiritualità”   ingiunzione di desistenza per la violazione dell’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

N.B. la campagna è stata bocciata solo parzialmente,

per strumentalizzazione di un simbolo religioso!!!!

                                                                                                     


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Denuncia – Eva/qu “Gallina che canta ha fatto l’uovo…”

SO.SE.PHARM PRODOTTO “EVA /QU”  novembre2009

supposte effervescenti

evacu

non bocciato

“ E ti liberi anche tu ” “Gallina che canta ha fatto l’uovo…..”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

Offensiva della dignità della donna per lo stereotipo rappresentato donna= gallina. Messaggio discriminatorio e degradante

RISPOSTA DELLO I.A.P.

Telecomunicato So. Se. Pharm relativo al prodotto “Eva-qu”

trasmesso sulle reti Mediaset nel mese di novembre 2009

Con riferimento alla Vostra segnalazione del 3 gennaio scorso, desideriamo informarVi che il Comitato di Controllo, esaminato il messaggio in oggetto, non ha ravvisato elementi atti a determinare un proprio intervento.

La rappresentazione è infatti unicamente volta ad affrontare un tema ‘delicato’ (la stitichezza), che notoriamente colpisce più frequentemente il pubblico femminile rispetto a quello maschile. I toni del messaggio sono stati ritenuti consoni alla natura e alle caratteristiche della comunicazione e non si è ravvisato nella battuta finale “uovo-gallina” alcuna connotazione offensiva della dignità della persona, nella specie, della donna, ma solo un ‘gioco di parole’ in relazione alla tematica di cui si è discusso.

Il caso pertanto è stato archiviato.

 


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Denuncia – Fabbri “Classica e al cioccolato…”

CILIEGIE FABBRI  NOVEMBRE 2011 

fabbri

bocciata

“Classica e al cioccolato. Ciliegie Fabbri”

“Una ciliegia enorme in mezzo a due bocche semiaperte di donne. La bocca rosa della ‘bianca’ per il vasetto delle classiche, quella marrone della ‘nera’ per il vasetto al cioccolato.”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

La campagna suggerisce: donna bianca o donna nera, quale delle due preferisci? Razzista, volgare, discriminatoria ed offensiva allude inoltre ad una prestazione sessuale strumentalizzando l’immagine femminile.

RISPOSTA DELLO I.A.P.

… il Comitato di Controllo, esaminato il messaggio pubblicitario in oggetto, ha deliberato di emettere ingiunzione di desistenza per violazione dell’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

 Non essendo pervenuta, entro i 10 giorni previsti, alcuna opposizione, il provvedimento ha acquistato efficacia di decisione e pertanto la pubblicità dichiarata non conforme al Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale non dovrà essere più diffusa.

 Potrà rinvenire il contenuto del provvedimento inibitorio (n. 150/2011/ING)  nel nostro sito internet http://www.iap.it, nella sezione “Le decisioni del Giurì e del Comitato di Controllo”.


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Denuncia – Caffè progresso

CAFFE’ PROGRESSO  OTTOBRE 201O

caffè progresso       

non bocciata

“Donna sempre più OGGETTO: in questo caso non solo simbolico, VISTO CHE VIENE USATA COME VASSOIO per servire clienti maschi.”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

La campagna lede gravemente la dignità delle donne

RISPOSTA DELLO I.A.P.

siamo spiacenti di informarVi che, stante la natura non pubblicitaria di quanto segnalato, il caso rappresenta una situazione per la quale non sussistono gli elementi che determinano la nostra legittimazione ad agire.

In particolare desideriamo precisare che oggetto dell’intervento degli organi dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, il Comitato di Controllo ed il Giurì, è esclusivamente il contenuto delle comunicazioni commerciali, che devono essere realizzate nel rispetto dei principi di una veridica e corretta informazione del cittadino-consumatore e di una leale competizione fra le imprese, sulla base delle norme contenute nel Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. La definizione stessa di “comunicazione commerciale”, ai sensi delle norme preliminari e generali del Codice, non comprende le politiche commerciali e le tecniche di marketing in sé considerate.

Il caso è pertanto archiviato.


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Denuncia Auricchio – “nella vita c’è più gusto”

AURICCHIO PROVOLONE  novembre 2009

auricchio

http://www.youtube.com/watch?v=mudWU0deoUo

non bocciata

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

La campagna lede gravemente la dignità delle donne

RISPOSTA DELLO I.A.P.

siamo spiacenti di informarVi che, stante la natura non pubblicitaria di quanto segnalato, il caso rappresenta una situazione per la quale non sussistono gli elementi che determinano la nostra legittimazione ad agire.

In particolare desideriamo precisare che oggetto dell’intervento degli organi dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, il Comitato di Controllo ed il Giurì, è esclusivamente il contenuto delle comunicazioni commerciali, che devono essere realizzate nel rispetto dei principi di una veridica e corretta informazione del cittadino-consumatore e di una leale competizione fra le imprese, sulla base delle norme contenute nel Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. La definizione stessa di “comunicazione commerciale”, ai sensi delle norme preliminari e generali del Codice, non comprende le politiche commerciali e le tecniche di marketing in sé considerate.

Il caso è pertanto archiviato.

“ Nella vita c’è più gusto se è …picanto “

La foto col provolone intero non è più disponibile

“Donna oggetto la biondona provocante icona caricaturale e ridicola accarezza il prodotto – fallo provolone”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

La donna viene rappresentata come cerebrolesa, incapace di proferire parole sensate.La sua mano unghiata che accarezza la punta del provolone ha un chiaro riferimento sessuale

RISPOSTA DELLO I.A.P

Telecomunicato pubblicitario relativo al prodotto “Provolone Auricchio”

trasmesso sulle reti Mediaset nel mese di novembre 2009

Facciamo seguito alla Sua comunicazione del 3 gennaio scorso, per informarLa che, esaminato il telecomunicato in questione, non sono stati ravvisati profili di contrasto con le norme del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

È certamente lecito porsi dei dubbi sul buon gusto della scelta pubblicitaria, ma non è compito del Giurì o del Comitato farsi giudici del cattivo gusto della comunicazione quando – come nel caso rilevato – non siano violati i livelli di guardia posti dal Codice a tutela dei consumatori – cittadini e della pubblicità in generale, per ragioni attinenti al contenuto dei messaggi.

Nel telecomunicato in questione, infatti, la donna si limita a magnificare il prodotto pubblicizzato, senza che vi sia alcun atteggiamento apertamente malizioso o di svilimento della dignità della persona che possa dare luogo a censure autodisciplinari. Il caso pertanto è stato archiviato.


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Denuncia Amica chips – Ti pace?

AMICA CHIPS   DICEMBRE 2009  

amica chips     

Non bocciata

http://www.youtube.com/watch?v=oUn4-6huLOM

“Ti piace?”  (la patata)

Per trovare il nuovo Rocco e la miglior patata in zona”

Telecomunicato “Amica Chips” – Remake dello spot censurato, da cui è stato eliminato l’audio:

“Io di patatine ne ho prese tante, gustose, fragranti  … Non ce la faccio a stare senza, le ho provate tutte .. ne mangiavo anche tra alla volta .. fidati di uno che le ha provate tutte. Amica Chips è la migliore.”

MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE

Tutti ricordano Rocco Siffredi star del porno. Anche se priva di audio, la nuova versione con lo stesso testimonial rimanda a quella precedente e la nuova head-line riduce l’immagine femminile ad icona dal sesso

Il riferimento esplicito rende lo spot indecente oltre che offensivo della dignità della donna.

RISPOSTA DELLO IAP

… non sono stati ravvisati elementi di contrasto con le norme del Codice di Autodisciplina. Il caso è stato pertanto archiviato.

In particolare, si è ritenuto che nel telecomunicato in questione manchi, rispetto alla versione oggetto della pronuncia del Giurì n. 38/2006, quella integrazione tra elementi visivi ed elementi sonori che precedentemente, veicolando un’esplicita allusione erotica, aveva dato luogo alla lesione della dignità della persona. La versione recente dello spot di per sé non contiene rappresentazioni indecenti o offensive.